Intelligenza artificiale per parlare con gli animali

Nuovi metodi per decifrare il linguaggio animale...
Avete mai pensato che al vostro cane mancasse solo la parola? In realtà non gli manca affatto, scrive focus.it, ma parliamo semplicemente due lingue diverse − quella umana e quella canina. L'epoca dell'incomprensione tra animali e umani potrebbe però presto finire: diversi gruppi di ricercatori stanno infatti usando l'intelligenza artificiale per studiare e decifrare il linguaggio animale e consentirci così di comunicare con altre specie. Una delle aziende al lavoro per rendere possibile tutto ciò è la californiana Earth Species Project (ESP), che sta sviluppando dei sistemi basati sull'apprendimento automatico (machine learning) in grado di decodificare il linguaggio animale identificando dei modelli di comportamento ripetuti.

Per rilevare un modello che ci consenta − un po' come si fa nei giochi di enigmistica − di decifrare i discorsi degli animali, bisogna dare in pasto all'AI enormi quantità di dati che contengano comunicazioni orali, visive e fisiche degli animali. L'obiettivo, spiegano i ricercatori, è determinare in quali condizioni un animale produce un segnale comunicativo, qual è la reazione dell'interlocutore e quali altri segnali influenzano le azioni successive.

L'ESP ha creato BEANS (acronimo dell'inglese Benchmark of Animal Sounds), un sistema di analisi dei segnali di comunicazione acustica degli animali − sia bioacustici (prodotti dall'animale stesso) che ecoacustici (registrazioni dell'intero ecosistema) − che rappresenta una base dalla quale partire per permettere all'AI di classificare i modelli di comunicazione animale.

Il linguaggio a noi finora più "comprensibile" è quello dei cetacei, che comunicano soprattutto attraverso i suoni poiché la luce non si propaga bene sott'acqua. «Il linguaggio dei cetacei è particolarmente interessante», sottolinea Katie Zacarian, cofondatrice di ESP: «Nei loro 34 milioni di anni di storia hanno appreso molto, sia socialmente che culturalmente».