Gatti e bimbi, ecco che fare

Come comportarsi se in casa arriva un bimbo.
Arriva un bimbo. La casa cambia aspetto, sembianze e anche profumi. Qualche pulizia in più potrebbe rendere le stanze un po’ asettiche per i nostri piccoli amici a quattro zampe e l’arrivo di mobiletti e giocattoli confondere le loro abitudini. E non è tutto. Anche i nostri comportamenti potrebbero turbare i nostri compagni pelosi, abituati ad averci tutti per sé. Che cosa dice la scienza? Che si tratta solo di corretta comunicazione: “spiegando" al micio che niente rovinerà il nostro rapporto saremo a cavallo e avremo già posto le fondamenta per un solido legame senza ostacoli. La “novità”, per neonati (intenti a scoprire il mondo) e gatti (curiosi e sempre alla ricerca di stimoli) è sempre qualcosa di positivo, se non addirittura fecondo, e la forza del legame che potrebbe venire a creare si basa proprio su questo. Oggi gli etologi hanno elaborato diverse strategie per rendere più facile le “presentazioni”, idee tutte basate sugli studi più recenti che riguardano la mente del gatto e la pedagogia infantile. 

Sabrina Giussani, presidente di S.I.S.C.A (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale), intervistata sulla rivista Gatto Magazine, ci aiuta a fare chiarezza.

Come possono reagire i gatti all'arrivo di un neonato in famiglia?
«La reazione è individuale. Dipende dalle esperienze pregresse del gatto (ha conosciuto neonati in passato, è molto incuriosito e affabile con le persone) e dal suo carattere (“aperto" e disponibile o timoroso e riservato). I gatti con carattere più “aperto”, che hanno conosciuto neonati e che sono incuriositi dalle persone possono essere “attratti” dal nuovo arrivato. I piccoli felini partecipano alle cure del neonato e gradiscono riposare nella culla e sul fasciatoio. I gatti più timorosi, invece, e con poche esperienze, possono nascondersi o rintanarsi in una stanza per evitare l’interazione con il neonato».

Che cosa è importante fare per non turbare i nostri compagni felini?
«È necessario spiegare al gatto che cosa sta per accadere. Per esempio quando la mamma si accarezza l’addome e racconta al piccolo felino che lì c’è un “tesoro”, mostra gioia. Il gatto legge con facilità le nostre emozioni e comprende che accadrà qualche cosa di bello. Inoltre, è necessario mostrare al piccolo felino la culla, il passeggino, il fasciatoio e così via così che conosca gli oggetti e non ne abbia paura».

In particolare, come è meglio comportarsi con un gatto particolarmente attaccato a un membro della famiglia?
«È bene evitare di creare gelosie. Quando il neonato è sveglio è necessario occuparsi anche del gatto mentre durante i periodi di riposo anche la mamma può “staccare la spina” rilassandosi. Consiglio di dare una coccola al neonato e una al gatto, chiamare il piccolo felino e coinvolgerlo quando si cambia il bimbo o di dà la pappa».

Quali sono i comportamenti da evitare assolutamente?
«È necessario lasciare al gatto il tempo per conoscere il neonato con calma senza avvicinarlo forzatamente o spingerlo a stargli vicino. Inoltre, è opportuno coinvolgere il gatto nelle cure materne e non isolarlo tenendolo lontano dal neonato». 

Come proteggere i gatti dal caos che inevitabilmente irrompe in casa con l'arrivo di un bimbo?
«Per proteggerli dobbiamo creare qualche luogo di riposo in una stanza appartata così che il gatto possa rifugiarsi quando si sente in difficoltà». 

Infine, al contrario, quali accorgimenti servono se vogliamo prendere un gatto al nostro bimbo?
«Questa è una domanda difficile. Il gatto deve essere scelto perché i genitori desiderano convivere con un gatto. Saranno loro i modelli di comportamento per il bambino. I bambini piccoli faticano a interagire con il gatto poiché hanno difficoltà a comprendere i bisogni dell’altro. Vivere con un gatto è impegnativo e comporta una assunzione di responsabilità. È necessario considerare che i genitori dovranno dedicare parte del loro tempo libero al gatto così da soddisfarne i fabbisogni comportamentali».