Diritti degli animali, è ora di cambiare
Si tratta di uno degli eventi più grandi e importanti organizzati nella storia dei movimenti animalisti italiani. Si terrà il 12 settembre e l'intento è operare una svolta epocale: «Riformare il Codice civile (Libro Terzo sulla Proprietà/Libro Primo sulla Persona e la Famiglia) e riconoscere gli animali come esseri senzienti e viventi, omologandosi a un trattato europeo è un dovere – commenta Carolina Sala, presidente di Task Force Animalista - visto che il nostro Codice Civile in chiave animalista è fermo al 1942 e classifica tutti gli animali come "res", beni mobili, senza riconoscerne sentimenti, emozioni, sofferenza, gioia. Gli animali d'affezione, membri della famiglia, devono essere riconosciuti come soggetti giuridici, ricevendo codice fiscale e spese mutuabili, ivi compresi gli animali da cortile non destinati alla macellazione. In questo modo, oltre ad andare incontro alle famiglie in difficoltà economica, verrebbero incentivate le adozioni e si svuoterebbero canili e gattili. Obbligando inoltre i Comuni del Nord e del Sud a occuparsi degli animali presenti sul proprio territorio sterilizzando e dando cure, cibo ed ospitalità in luoghi consoni al loro benessere psicofisico.
Legge e riforme, qual è la situazione italiana?
Le poche leggi che abbiamo a tutela animale, il più delle volte non vanno fatte rispettare. Ci sono inasprimenti delle pene nel codice penale per i reati contro gli animali, in realtà, finchè nel Codice Civile restano “oggetti” le pene sono davvero improbabili e chi delinque lo sa e persiste a delinquere non essendoci pene esemplari.
Sud Nord e Isole, un divario incolmabile?
Un divario c’è sicuramente, ma non incolmabile. Al Nord come al sud sono tantissimi i casi di animali maltrattati o detenuti come ferri vecchi, senza che si riesca a dare loro giustizia, solo che al nord è tutto più nascosto e subdolo. Tra le Isole, oltre alla situazione drammatica della Sicilia che tutti conosciamo, dove la sopravvivenza di animali randagi non sterilizzati dai Comuni che non adempiono al proprio dovere, è nelle mani di quei pochi volontari che si danno da fare, c’è anche l’Isola D’Elba, abbandonata a se stessa, senza un canile/gattile e senza una clinica aperta 24h su 24. Comuni inadempienti ci sono soprattutto al sud, malauguratamente anche al nord non provvedono alle cure delle colonie feline come dovrebbero lasciando gli onori ai cittadini, così come non provvedono ad occuparsi delle malattie croniche di animali ospiti in gattili e canili. Malattie come displasie, epilessia ecc. Vanno cambiate le leggi e Riformato il Codice Civile dando dignità agli animali e ritrovando noi come esseri umani un valore etico che dovrebbe trascendere qualsiasi interesse personale.
Sequestri e detenzione degli animali, un problema noto
Ci sono leggi comunali che non prevedono che gli animali d’affezione possano essere tenuti in stato di isolamento sociale in cortili e orti, a catena o in gabbie, ma i sequestri, nonostante le innumerevoli segnalazioni che arrivano alle Associazioni e alle Guardie Zoofile sono improbabili perché spesso i giudici stabiliscono che “il reato non sussiste” e lasciano povere vittime indifese ai loro cattivi “proprietari”, perché di proprietari trattasi. Nelle campagne anche del nord ci sono baracche e gabbie con detenuti poveri cani da caccia, altro abominio che andrebbe abolito come la stessa caccia che nel 2021 non alcun senso di esserci.
Il 12 settembre 2021 è previsto in tutta Italia, grazie alla coorganizzazione di Task Force Animalista, Animalisti Italiani, Animalisti Genovesi, Coordinamento Animalista, Partito Animalista Italiano e altre Associazioni e cittadini un evento nazionale per la Riforma del Codice Civile, riconoscendo così diritti di animali e umani, omologandosi ad un Trattato Europeo, in cerca di un CODICE ETICO. Restando collegati con l’evento aperto su Facebook, informeremo al più presto su quali saranno le città che hanno aderito all’evento e dove recarsi per partecipare. Intanto chiediamo alla stampa e a tutta Italia di essere uniti e collaborare per un cambiamento epocale, etico e doveroso.
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