Addio a Costanzo, l'amante di cani e gatti

Ha rivoluzionato la tv italiana ma a noi piace anche ricordarlo per il suo amore verso i quattrozampe...
È morto Maurizio Costanzo, uno dei più grandi protagonisti del giornalismo e della televisione italiana. Aveva 84 anni. Una carriera lunghissima la sua, iniziata da giovanissimo nel 1956, che lo ha visto anche paroliere per Mina (è sua l’intramontabile “Se telefonando”) e sceneggiatore. Nella sua lunghissima storia spicca però la creazione del primo talk show della televisione italiana, il “Maurizio Costanzo Show” (prima in Rai e poi su Canale 5). Un programma diventato di riferimento, fin dagli inizi, e di culto con il passare degli anni, grazie all’abilità nel mescolare generi e argomenti: politica, cronaca, spettacolo e arte. Finito nel mirino della mafia, era scampato a un attentato di Cosa Nostra e dal 1995 era sposato con Maria De Filippi, rimasta sempre al suo fianco.

La storia di Maurizio Costanzo è legata a doppio filo con quella del nostro Paese - scrive Affaritaliani.it. Dell’Italia il giornalista romano ha saputo raccontare vizi e virtù. Ma ha anche vissuto intensamente la cronaca nera: scampò a un attentato organizzato da Matteo Messina Denaro, nel 1993 a Via Fauro a Roma. Ma venne anche coinvolto nello scandalo della P2, la loggia massonica fondata da Licio Gelli che racchiuse i potenti d’Italia. Anche la sua vita privata divenne oggetto di attenzione. Sposato quattro volte, si era legato a Maria De Filippi fin dall’inizio degli anni ’90, prima di convolare a nozze nel 1995. Era anche lei nella macchina che scampò miracolosamente all’attentato del 1993.  Meno conosciuto – ma non per questo meno importante – il suo ruolo nella storia della musica italiana: a lui si deve la scrittura della celeberrima “Se telefonando”, resa immortale da Mina. 

Maurizio Costanzo, giornalista, regista, conduttore televisivo, autore di testi musicali e sceneggiatore, è stato un monumento della tv italiana, uno dei volti più noti e amati del piccolo schermo. La sua lunghissima carriera era iniziata negli anni Cinquanta nella carta stampata e poi in radio, ma il grande successo era arrivato come ideatore e conduttore di “Bontà loro” e soprattutto del suo celebre salotto, il “Maurizio Costanzo Show“, uno dei programmi più longevi di sempre.

Quello che non tutti sanno, però, e che Costanzo era un grandissimo amante di cani e gatti. Una passione, la sua, messa nero su bianco in un libro “Preferisco i cani (e un gatto)”. Edito da Mondadori racconta di tutta la sua ammirazione nei confronti degli animali. «Che sono superiori a noi in tante faccende», scriveva Costanzo, «come la capacità di esprimere affetto, di dimostrare fedeltà, di essere sinceri e di prevaricare l’altro solo per lo stretto necessario alla sopravvivenza. L’uomo no, l’uomo prevarica per gioco, per noia, per insicurezza, per vuota ambizione. L’osservazione del mondo animale è stata per me una lezione di vita».

Costanzo ha sempre vissuto a contatto con gli animali, sin da bambino. Specialmente con i cani nutriva un amore così forte da entrarci in simbiosi. E tra i quattro zampe i suoi preferiti erano i bassotti, razza per cui nutriva particolare venerazione. Negli ultimi anni, però, si era “convertito” al mondo dei felini adottando Filippo, un tenero gatto certosino che ben presto è diventato il suo inseparabile amico. Il micio che viveva nel suo ufficio gli ha tenuto compagnia negli ultimi anni. Diventano un punto fermo delle sue giornate. «Per me», raccontava Costanzo in diverse interviste, «sarebbe più facile pensare di vedere il mio ufficio senza un dipendente piuttosto che senza Filippo».