5 sensi felini, scopriamoli

Dalla vista all'olfatto, scopriamo come "percepisce" il gatto.
Come si relazionano a noi e al mondo circostante i piccoli felini di casa? Ecco un viaggio alla scoperta dei 5 sensi felini.

La vista
Occhi che brillano di notte, come mai? Il tapetum lucidum, membrana di fondo del globo oculare, agisce un po' come uno specchio, in quanto rinvia i raggi di luce non assorbiti dalla retina alle cellule retiniche stesse, ampliandone cosi l'intensità. Curiosa è la forma della pupilla che, in base alle condizioni di illuminazione, può passare da una stretta fessura verticale a un cerchio se è completamente dilatata. Le cellule nervose visive principali sono i coni e i bastoncelli: mentre i primi servono per definire l'immagine e distinguere i colori, i secondi sono sensibili alla luminosità; nel gatto il rapporto è di un cono ogni venti bastoncelli. Tutte le caratteristiche denotano senza dubbio l'adattamento alla caccia notturna, dove anche un flebile raggio di luce è fondamentale. Neanche i gatti, comunque, riescono a vedere nell'oscurità completa, anche se possono ugualmente muoversi bene grazie alle elevate capacità tattili. I gatti comunque, data la loro conformazione cranica, possiedono una definizione piuttosto elevata rispetto ad altri animali e anche rispetto ai cani, questo perché sono dotati di una visione binoculare abbastanza efficiente. Inoltre, a un predatore serve un buon campo visivo per poter spaziare nell'orizzonte a caccia di prede: il campo visivo è dato dalla somma delle visioni dei due occhi. Ci sono differenze anche elevate nelle diverse specie: l'uomo ha un campo visivo di 210 cm circa, il gatto di 2800 e il cane di 2700; la visione binoculare è, invece, di 1800 nell'uomo, ma scende a 1300 nel gatto e diviene ancora più bassa nel cane, soprattutto se ha il muso allungato.

Tatto

Per il gatto il tatto è molto importante ma non dobbiamo pensare solo alle zampe! Sono molti, infatti, i recettori tattili nel micio, a cominciare dalle vibrisse. Si tratta di peli differenziati e pieni di nervi che servono per sentire e orientarsi: sono posti sul muso come baffi, sulle guance, sul mento, nelle sopracciglia e sulla parte posteriore delle zampe e sono anche fondamentali per il movimento nel buio. Anche i cuscinetti sono provvisti di mecca, ricettori che permettono al gatto di percepire le più piccole vibrazioni e che vengono utilizzati nella caccia, nel gioco e nella scelta del cibo.

Gusto
Come tutti i mammiferi, anche il gatto ha nel cavo orale e sulla lingua le cellule gustative che gli permettono, attraverso cinque tipi di recettori, di riconoscere cinque gusti. Vediamoli uno ad uno.
Dolce. Pur percependolo, il gatto non reagisce al gusto dolce, anzi ha un rifiuto verso di esso e pare, addirittura, che certi edulcoranti li percepisca come amari.
Amaro. La percezione dell'amaro è invece molto forte per il gatto ed è per questo che riesce a evitare l'ingestione di sostanze tossiche, essendo il loro gusto spesso amarognolo.
Acido. E' sicuramente il sapore che i mici prediligono in modo particolare.
Salato. Si tratta di una percezione complessa e non si sa ancora bene quanto il gatto riesca a quantificarla.
Umami. Questo gusto è stato scoperto da un ricercatore giapponese (umami significa saporito). Corrisponde al sapore di glutammato e si evidenzia grazie alla capacità del gatto (ma anche dell'uomo) di riconoscere alcune molecole, come il glutammato, la guanosina e l'inosina, presenti in natura in molti alimenti ricchi di proteine di cui anche i gatti si nutrono.

Udito
Nei mammiferi i suoni vengono captati dal padiglione auricolare, da qui giungono all'orecchio medio, dove il timpano e i tre ossicini dell'udito (martello, incudine e staffa) lo amplificano, infine all'organo del Corti, situato nell'orecchio interno, nel quale le vibrazioni vengono trasformate in impulsi nervosi da inviare all'encefalo. Nel gatto, i padiglioni auricolari sono ben sviluppati e capaci di direzionarsi in base alla fonte sonora, in modo da percepire e localizzare anche un minimo brusio. Rispetto per esempio a quello umano, l'udito del gatto risulta assai fine essendo in grado di captare molti più suoni. Nelle note basse, cioè fino a 2000 hertz, i due uditi a confronto sono praticamente identici, ma mentre l'uomo giunge a percepire suoni fino a 4000/5000 hertz in media (si raggiungono raramente i 20 00C hertz soprattutto nei bambini) i gatti arrivano a 40 000 hertz e alcuni addirittura a 60 000. Ciò significa che gradiscono le tonalità alte, quelle che del resto hanno i miagolii. Taluni affermano che questa sia la ragione per cui i gatti sembrano avere un maggior feeling con le donne, che hanno in genere la voce acuta.

Olfatto
Si tratta sicuramente di uno dei sensi più sviluppati in questi felini, in quanto viene utilizzato sia per procacciarsi il cibo sia per comunicare con i simili. Si tratta del primo senso che i mici avvertono alla nascita: è infatti attraverso l'odore che il micino viene guidato alle poppate iniziali. Ma attenzione! Le cellule olfattive non si trovano solo nel naso. A volte è possibile vedere il gatto aspirare a bocca aperta: questa operazione permette alle molecole odorose di giungere a una sorta di sacca, detta organo di Jacobson attraverso due orifizi del palato che si trovano dietro agli incisivi superiori. Sembra, inoltre, che proprio tramite quest'organo i gatti siano in grado di immagazzinare i diversi odori, associandoli per altro alle diverse sensazioni di cui fanno anche parte gli stimoli sessuali.