Sesto senso canino, ecco la spiegazione

C'è chi pensa sia una dote "magica", ma la scienza dice che...
A chi non è capitato di pensare che i nostri cani abbiano una specie di “sesto senso” in grado di capire le nostre emozioni? Una serie di studi conIl cane capisce il nostro stato d’animo Autentiche emozioni dotti dalla University of Veterinary Medicine di Vienna, in Austria, ha provato che è proprio così: i nostri cani sono in grado di leggere le nostre emozioni! Il team di ricerca viennese l’ha dimostrato visualizzando su alcuni tablet i volti, in parte coperti, di persone che esprimevano rabbia o felicità: gli undici cani coinvolti nell’esperimento, addestrati a toccare con la zampa i visi felici piuttosto che quelli arrabbiati in cambio di una ricompensa, sono stati in grado di riconoscere queste espressioni sia quando veniva loro mostrato il volto intero, sia quando ne venivano mostrate solo alcune parti come gli occhi, o una sola metà. Del resto, cani e uomini hanno una relazione che dura da migliaia di anni e i nostri fedeli amici hanno imparato ad associare ad alcune specifiche espressioni facciali gli stati d’animo corrispondenti e i comportamenti conseguenti.
La ricerca
Gregory Berns, prestigioso neuro-scienziato della Emory University di Atlanta (Georgia, Stati Uniti), ha sottoposto un campione di una ventina di cani a una seduta di risonanza magnetica funzionale, dimostrando che i cani provano emozioni come gli esseri umani. I ricercatori hanno deciso di “curiosare” all’interno del cervello canino per permettere di determinare il funzionamento dello stesso in azione, ossia quali parti si attivano in seguito a stimoli precisi e diversi, cercando di capire cosa pensano i nostri amici a quattro zampe. Hanno così scoperto che anche nei cani il nucleo caudato del cervello, ovvero uno dei nuclei del corpo striato responsabile dell’elaborazione di alcune funzioni cerebrali come la vista e il movimento, subisce un’attivazione se stimolato al pensiero di esperienze piacevoli. L’attività, nei cani, aumenta sia con un gesto della mano, precedentemente associato alla presentazione di cibo, sia quando appare il proprietario che era stato fatto uscire dalla stanza, sia in presenza di odori umani. Emozioni ed esperienze positive riaccendono i ricordi anche nella mente del cane poiché illuminano, cioè attivano, il nucleo caudale del cervello proprio come nell’uomo.