Preside porta il cane a scuola

Docente non ci sta e chiede un referendum per stabilire se l’animale può entrare 
Nei giorni scorsi abbiamo raccontato della protesta di un docente palermitano in merito alla presenza a scuola, del cane della dirigente scolastica. Dopo una lettera al sindaco, adesso l’insegnante chiede un referendum per stabilire se l’animale possa restare a scuola oppure no.
La dirigente, riporta La Repubblica, nei giorni scorsi ha avuto modo di dichiarare: “È vero – ammette – in alcune occasioni ho portato Zeus a scuola. Ma il cane è sempre al guinzaglio, porto con me la museruola ed è vaccinato. Anzi – rilancia – mi risulta che la sua presenza sia gradita dagli studenti che lo hanno adottato come mascotte. E poi, nel piano dell’offerta formattiva abbiamo un progetto di Pet therapy – argomenta – e non c’è nessuna ordinanza che vieta l’accesso dei cani nei luoghi pubblici”.
Pochi giorni fa sia il collegio docenti che il collegio d’istituto si sono espressi favorevolmente in merito alla presenza del cane dentro l’edificio.
Il professore però non si arrende e chiede un referendum in cui a partecipare siano gli studenti perché “sono loro i protagonisti della scuola”.
Dopo le accuse del sindaco ricevute dal docente,  c’è chi si schiera con il prof. “Sindaco – rintuzza Daniela C. – purtroppo questa volta non sono d’accordo con te. Credo invece che il professore lavori per i suoi ragazzi e ha dimostrato di essere “un Professore” coerente e coraggioso nel sostenere i suoi principi di vita. Amo gli animali e li rispetto ma questo non comporta il fatto di “legittimare ” a portare con sé un animale sul luogo di lavoro. La scuola – continua – a differenza di quanto sostiene la preside non è un luogo pubblico. Diversamente tutti saremmo legittimati a entrarvi e tutti i ragazzi egli insegnanti sarebbero legittimati a portare ognuno con sé i propri animali e allora a quel punto più che una scuola sarebbe un’arca di Noè”.