Come scegliere il gatto che fa per noi

Non tutti i gatti sono uguali. Una volta deciso che una piccola tigre domestica entrerà nella nostra vita sarebbe opportuno capire su quale orientarci: piccola, grande, femmina, maschio, di razza? Ecco come farsi un’idea...
Dei milioni di animali domestici presenti nelle case degli italiani, quasi sette e mezzo sono gatti e di questi una minima parte di razza. Ogni anno cuccioli o adulti entrano nelle nostre famiglie, attestandosi il terzo posto nella scala di gradimento degli animali da compagnia, dopo pesci (in testa) e cani. Non sempre però i proprietari si dimostrano all’altezza e ponderano bene la scelta. Non solo. Circa il 70% di chi adotta preferisce un cucciolo appena svezzato non sapendo quante accortezze saranno necessarie. Scegliere il gatto “giusto”, cioè adatto al nostro stile di vita e alle esigenze della nostra famiglia, può fare la differenza ed evitare brutte avventure. 

Il proprietario “perfetto” esiste?
Essere adeguato nella cura e nelle attenzioni verso un micio che entra a far parte della nostra vita risulterà assolutamente più semplice se la scelta sarà fatta con attenzione. I dati Zoomark dicono che solo il 54,6% dei proprietari italiani è diligente con gli aspetti burocratici che riguardano gli amici a quattro zampe, il 64,3% è attento alla prevenzione e alla salute, il 90% usa cibo industriale scegliendo un’alimentazione sicura e bilanciata. E ancora: il 63,2% fa fare esercizio e gioca quotidianamente ma soltanto il 47,6% s’impegna al rispetto delle regole alla base di un’educata convivenza.

Gatti insieme ai bambini
Per i bambini può rivelarsi molto importante crescere con un animale domestico e sono in tanti i genitori che adottano un gatto anche “per” il proprio figlio. Perché si crei armonia tra il bimbo e l’animale meglio evitare un gatto troppo piccolo che richiede tante attenzioni. Rivolgersi piuttosto a un micio giovane, sereno, comunicativo. Evitare gatti traumatizzati, dalla storia complessa o troppo anziani: potrebbero risentire della vivacità del piccolo proprietario. Il Maine Coon è adatto a vivere con i bambini poiché è paziente e tranquillo.

In casa c’è chi soffre di allergia
Secondo gli esperti il 5% degli allergici in Italia è sensibile all’allergene Fel d1, prodotto dalla saliva del gatto. L’allergia può provocare arrossamento e prurito agli occhi, rinite, lacrimazione o prurito da contatto; in alcuni casi più gravi asma bronchiale. Anche se con la convivenza può svilupparsi tolleranza immunologica, è bene sapere che esistono razze con minore probabilità di suscitare reazioni allergiche. Meglio indirizzare la scelta verso un gatto Siberiano, in primis, o un Norvegese delle Foreste. Secondo alcuni studi meglio evitare gatti maschi non castrati.  

Il lavoro ci impegna molto
Non esistono gatti “adatti” a chi non ha tempo per loro. Prendere un animale è una scelta che implica molte riflessioni e una grande assunzione di responsabilità. Tuttavia ci sono mici che più di altri possono permettersi di passare qualche ore in più da soli. Tra quelli di razza, Certosino, Blu di Russia e Angora Turco sono molto indipendenti. Per chi adotta da un rifugio, meglio orientarsi su un micio adulto che, per la sua storia, ha sviluppato un carattere un po’ schivo e apprezza la calma e il silenzio.

Se vogliamo un legame stretto
Tutti i gatti d’allevamento di origine orientale, come i Thai e i Siamesi, sono molto affettuosi, comunicativi e addirittura chiacchieroni. Amano la compagnia e soffrono la solitudine. Lo stesso vale per i Persiani e i Ragdoll, gatti molto dolci e affettuosi. Anche l’Europeo può facilmente diventare un compagno inseparabile con il suo carattere estroverso e una spiccata intelligenza che lo rende curioso e giocherellone.  

Vita di città e vita di campagna
Il British Shorthair è un gatto indipendente, dai buoni istinti predatori, che aspira a una grande libertà e a spazi altrettanto grandi. Per questo motivo è una buona scelta per chi ha un giardino. Lo stesso vale per il Maine Coon che però dovrebbe avere un padrone preciso che badi a un’alimentazione equilibrata e completa, oltre che a fargli fare movimento. Ama viaggiare e spesso tollera il guinzaglio come il Bengala e il Siamese: tutti gatti adatti a chi si sposta molto.

Abbiamo già un micio 
Qui la partita si gioca tutta sul comportamento. Se abbiamo un gatto timido sarebbe opportuno scegliere un compagno “tollerante”. Può essere fondamentale dividere lo spazio dei “coinquilini” in modo che tutti abbiano un luogo tranquillo (anche piccolo) in cui sentirsi a proprio agio. Se abbiamo un gatto esuberante potremmo pensare a un altro amico con lo stesso carattere in modo che possano sfogarsi e giocare assieme. Se sono sterilizzati non dovrebbero avere problemi di territorialità. Invece gatti molto anziani o molto timidi e restii potrebbero non gradire nuovi arrivi.

La casa a misura di felino

Che si tratti di un trovatello o di un gatto di razza, uno degli elementi più importanti a cui pensare è l’appartamento. Tra le mura domestiche si rivela di fondamentale importanza creare luoghi nascosti e protetti dove il gatto possa rintanarsi; bisogna avere giochi e tiragraffi, se possibile uno sfogo all’aperto messo in sicurezza con reti e creare spazi verticali in modo che le prospettive, le possibilità di movimento e la fantasia moltiplichino il loro potenziale avvicinando il modello “casalingo” a quello “nature”. Una fontanella per l’acqua risveglierà gli istinti primordiali.